venerdì 28 dicembre 2007
domenica 16 dicembre 2007
sabato 15 dicembre 2007
Costanti universali
Che paese, l'Italia: mi sono distratto un attimo e non è successo niente.
Pericoli & Pirella
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domenica 9 dicembre 2007
Terzio Demonio
Quando giunse sul pianeta, tutto ciò che si aspettava dipendeva dai pregiudizi assorbiti in anni di propaganda negativa, ma era sempre stato scettico al riguardo e dentro di sé sentiva che neanche un decimo di ciò che si raccontava in giro era verosimile.
Il gruppo del suo pianeta d'origine lo aveva inviato lì in missione per diffondere la Dottrina. Lo avevano messo in guardia su quanto quei Terziani fossero riluttanti alla conversione e di quanto in parte continuassero ad esserlo alcuni piccoli e sparuti centri di potere clandestini del pianeta. Da quando le missioni erano giunte su Terzio alcuni anni prima, grandi progressi erano stati fatti, ma era stata dura. La popolazione non era molto progredita per cultura e tecnologia, ma era così coriacea e da alcuni studi sembrava che le caratteristiche genetiche della specie autoctona ostacolassero ancor più la correzione del degrado e dei vizi così diffusi.
I miglioramenti avevano avuto un costo: dall'insediamento dei primi centri di rieducazione, quasi una ventina di missionari più giovani di lui erano stati assassinati in imboscate di guerriglieri e in alcuni casi i corpi orrendamente mutilati o studiati nei laboratori di quelli. Questo pensiero lo terrorizzava a morte. L'appoggio del Governo alla Dottrina per fortuna però era stato energico e una spedizione militare inviata inizialmente a protezione dei missionari, in seguito fu rafforzata per pacificare per sempre il pianeta, ottenere la gestione delle sue risorse ed indirizzarle verso una distribuzione più adeguata ai bisogni di tutto l'Impero, ma anche per stabilire basi per la diffusione sul posto dei prodotti lavorati della Galassia centrale. Si trattava dei prodotti imperiali che dovevano sostituire, a beneficio di tutti, quei ridicoli "giocattoli" sui quali si basava quella loro economia primitiva.
In quel braccio della Galassia, ogni pianeta aveva appreso e messo in pratica rapidamente, guidato dalla propria classe dirigente opportunamente istruita dai missionari, gli insegnamenti della Dottrina. Lì sì che avevano compreso gli enormi vantaggi dell'ortodossia e abbandonato per lo più il vizio. Presto avrebbero anche goduto del giovamento portato dall'afflusso delle merci dell'Impero e dall'oculata gestione imperiale delle risorse locali. Certo la riconversione economica aveva portato qualche squilibrio e povertà diffusa tra gli abitanti ormai decimati su quei pianeti, ma presto le cose sarebbero cambiate. Si poteva esserne certi, c'era la garanzia dell'Imperatore su questo.
Molte canaglie su Terzio D invece si ostinavano caparbiamente nella rivolta armata. La spedizione militare, per contrastare le ribellioni, era costretta a soluzioni drastiche e alcuni esemplari terziani non direttamente coinvolti nella guerriglia erano rimasti danneggiati o scomparsi a causa delle opere di vigorosa pacificazione e stabilizzazione. Le condizioni della popolazione erano pessime, ma bisognava sconfiggere la barbarie di quei criminali perché i benefici dell'appartenenza all'Impero potessero farsi sentire, così s'era espresso l'Imperatore negli ultimi interventi pubblici.
Ad alcuni missionari come lui veniva concesso di portare conforto alle popolazioni locali nei teatri di guerriglia. Ogni giorno nei bollettini informativi di tutto l'Impero venivano riportati fatti cruenti, ogni giorno un missionario, un soldato, o ancora una decina di esemplari terziani rimasti uccisi a causa di quei violenti. Non riusciva a capacitarsi della malvagità della popolazione terziana verso i propri simili e verso chi come lui andava lì in missione per il loro bene.
Scese dal veicolo, appena atterrato nel campo militare, e trovò un ufficiale ad accoglierlo.
- Benvenuto, indottrinatore... Amer, giusto? - disse quello sfogliando alcuni documenti.
- Giusto.
Fu accompagnato nei lussuosi palazzi circondati dai militari. In quegli edifici spesso venivano ospitati i giornalisti che riportavano le notizie per le trasmissioni dell'Impero. In questo caso ospitarono per la prima accoglienza anche Amer, prima che potesse essere inviato nella vera destinazione della missione. Fu prima sottoposto alle perquisizioni rituali, ma essendo un indottrinatore non fu infastidito più di tanto dai soldati poiché verso essi usavano un certo riguardo.
Mentre attraversava gli interminabili corridoi, notava le molte ricchezze terziane che erano state raccolte lì, in parte per dimostrare come, nonostante la guerriglia e l'insicurezza, l'Impero riusciva a salvare dalle mani dei ribelli tante straordinarie opere d'arte del passato.
Finalmente il soldato lo lasciò davanti ad un ingresso.
- E' ancora qui il suo indottrinatore guida. Entri pure, le spiegherà tutto quel che c'è da fare e alcune cose da sapere sul luogo dove andrà - disse prima di sparire lasciando dietro di sé il rumore sordo dell'armatura da guerra.
Amer entrò ed ebbe il colloquio con la guida. Più tardi andò a riposarsi per una prima notte nella stanza che gli era stata assegnata.
Ciò che la guida gli aveva detto lo aveva sconvolto: le sue parole gli risuonarono ancora nella mente fino a poco prima che riuscisse a prendere sonno.
- Questa è una specie difficile. Terzio D è il nome che è stato dato al loro pianeta secondo le convenzioni imperiali, essendo il terzo del suo sistema. E' raro, sa? I pochi altri già scoperti in questa strana posizione ovviamente sono Terzio A, B e C. Rispetto a quelli però questo posto è un inferno, per questo fra noi si dice che la D di Terzio D stia per "Demonio", la personificazione del male secondo certe credenze pagane di questo pianeta.
Pochi invece sanno il nome usato dagli indigeni per questo mondo: "Terra". Curioso, vero? - così a fine colloquio aveva detto, quasi divertita, la guida.
(scusa Brown!)
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sabato 1 dicembre 2007
Aspirazioni contenute
Potrei essere Capitano per anzianità, ma non ho mai voluto essere
nient'altro che un ingegnere.
Scott, "Relics" (The Next Generation - Star Trek), data astrale 46125.3
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giovedì 29 novembre 2007
Ricomincio da qui
Dopo tanti mesi di silenzio, dopo quasi un anno con un mezzo-blog, ho deciso di traslocare e riprovarci qui.
Visto che si avvicina l'anno nuovo, preparo i buoni propositi. Saranno:
- scrivere piccoli racconti di fantascienza e poesiole (artigianato)
- raccogliere le citazioni che mi colpiscono di più (citazioni)
- fare qualche riflessione sull'attualità o sulla routine quotidiana (riflessioni)
- fare un po' di divulgazione "tecnologica" (informatica)
- variare sondaggio ogni qualche mese
- se nel frattempo riesco anche a fare "il mio dovere" di studente non è male
Vediamo come va stavolta.
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sabato 3 marzo 2007
venerdì 9 febbraio 2007
Il lonfo
Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s'archipatta.
E' frusco il lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t'arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.
(da "Gnosi delle fanfole" di Fosco Maraini)
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venerdì 19 gennaio 2007
Questioni di principio
Prima della rissa
Bambino: "Che sta succedendo qui?"
Trinità: "Hanno offeso la legge"
Bambino: " No!"
Trinità: "Si!"
Trinità: "Hanno detto che io sono un figlio di una vecchia bagascia..."
Bambino: "Questo è grave! Ora come la mettiamo ragazzi!?"
Dopo la rissa
Trinità: "Be', quando ha detto che nostra madre è una vecchia bagascia..."
Bambino: "Ma è la verità!"
Trinità: "Si, ma non è vecchia!"
(da "Lo chiamavano Trinità...")
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giovedì 18 gennaio 2007
Conferma del destino
Quando della prova già sai la risposta
e di essa non gradisci il suono,
pur se dall'attesa non si discosta
non per ciò è più facile il perdono
né la conseguenza tener nascosta.
Vedere correrti incontro,
a testa bassa per incornare
che il dolore senti già dentro,
chi da te imparò a camminare,
non è più inatteso che al torneo
tanti atleti stare a guardare
e morire del disco di Perseo.
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mercoledì 17 gennaio 2007
sabato 13 gennaio 2007
Oltre ogni pessimismo
... a volte hai anche finito le Mentos!
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mercoledì 10 gennaio 2007
Indovina la definizione
Stato d’animo di vaga tristezza, di struggente inquietudine e depressione costanti, caratterizzato dalla propensione al pessimismo, alla chiusura in se stessi e alla meditazione.
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martedì 2 gennaio 2007
Punti di vista
Ufficio locale della National Security Agency (NSA), interno giorno.
- Secondo lei perché dovrei lavorare per la National Security Agency?
- Beh, ti troveresti a lavorare in prima linea, avresti a che fare con un genere di tecnologia che non vedresti altrove perché l'abbiamo classificata segreta. Teoria della superstringa, matematica del caos, algoritmi avanzati...
- ...decifrare codici!
- E' uno degli aspetti del nostro lavoro
- Oh avanti, è questo il vostro lavoro, ragazzi. Fate l'80% della roba dell'intelligence, siete almeno sette volte più grandi della CIA.
- Non amiamo vantarci di questo, Will, ma hai perfettamente ragione. Perciò per come la vedo io, la domanda non è perché dovresti lavorare per l'NSA…la domanda è: perché non dovresti?
- Perché non dovrei lavorare per l'NSA... . E questa è tosta... ma provo a buttarmi...
Diciamo che mettono sulla mia scrivania un codice che non riescono a decifrare, forse ci provo e magari ci riesco e sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro, ma forse indica la località di un esercito ribelle in Africa o in Medio Oriente, ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono, millecinquecento persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise.
Ora i nostri politici dicono "spedite i marines a sorvegliare la zona", perché non gli frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare, come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita con la Guardia Nazionale. Ci sarà un tipo di Southie a prendersi una sventagliata nel sedere. Così quello torna in patria per scoprire che la fabbrica dove lavorava è stata esportata nel paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora lavora al suo posto per quindici centesimi al giorno e non va mai a pisciare.
Nel frattempo capisce che l'unica ragione per la quale l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo, ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi, un aiutino notevole per i loro profitti, ma non aiuta il mio amico a due dollari e cinquanta al gallone.
Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere Martini e fare pazzi slalom fra gli Iceberg. Finisce che quello ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico.
E così il mio amico ora è senza posto, non può permettersi l'auto e va a piedi ai colloqui di lavoro e si sfrange perché quella mitragliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi. Nel frattempo muore di fame [perchè, ogni volta che cerca di dare un morso per mangiare, l'unico piatto speciale del giorno che servono è filetto di pesce del Nord Atlantico condito con petrolio della Quaker State]*.
E allora cosa ho pensato: mi conservo per qualcosa di meglio; uccido il mio amico, gli frego il posto di lavoro, lo regalo al suo peggior nemico, alzo il prezzo della benzina, bombardo le foche, vado nella Guardia Nazionale, fumo hashish... potrei essere eletto Presidente.
* la parte tra parentesi quadre manca completamente nella traduzione del doppiaggio italiano del film
(da "Will Hunting, genio ribelle")
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Pubblicato da Cavernicolo alle 11:41 0 commenti
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